mercoledì, gennaio 31, 2007

Ma allora esistono perdavvero?!!?!


Questa è l'espressione di quando si vedono/ascoltano per la prima volta personaggi come gli EROY® di cui ho parlato finora. Visto che però qualcunA si è lamentata che, a suo dire, 'sta gente la conosco solo io, ho preparato un piccolo vademecvm(shot)...
Divertistivatevi!

http://www.youtube.com/watch?v=Z9XRcbJPhT8
Mojinos Escozíos - "La canción de las ladillas enfuresidas"
Ne ho già parlato quindi non torno sul tema, poi il video è autoesplicativo


http://www.youtube.com/watch?v=eH6PaTxHC6g
Mojinos Escozíos - "No tienes huevos" (Non hai le palle)
Proprio domani mi metto a cercare lavoro (non hai le palle, non hai le palle)
mi metto a cercare lavoro proprio domani (non hai le palle, non hai le palle)
e se non mi metto domani mi ci metto lunedì che domani è domenica...

http://www.youtube.com/watch?v=EKWbCHKS8sQ
Les Luthiers - "El asesino misterioso"
Genio, non ho altre parole

http://www.youtube.com/watch?v=Gc7MjQUY4f8
Les Luthiers - "Perdónala"
A che servono gli amici se non a dare preziosi consigli in momenti di crisi di coppia?

http://www.youtube.com/watch?v=WeV6uL1Cn5I
Albert Pla - "El lado mas bestia de la vida"
Non è quello che cercavo ma non ho trovato di meglio...

http://www.youtube.com/watch?v=fcO-hJzXexc
Tony Tammaro - "Non chiamarmi Annarella"
Come si fa a non amarlo?

http://www.youtube.com/watch?v=ueIkrv1DRcA
Squallor - Tranvel Trophy da "Arrapaho"
Questa, signore e signori, è Storia del cinema

http://www.youtube.com/watch?v=8FpW4bgWJr8
Squallor - Anche i ricchioni piangono da "Uccelli d'Italia"
Come si fa a non amarli?

http://www.youtube.com/watch?v=oTgK4HEGPwQ
Incontro con il vigile urbano da "Totò, Peppino e la Malafemmina"
A certe vette di Genio arrivano veramente in pochi...

http://www.youtube.com/watch?v=jby5PRPCBJo
APaz all'opra
Ioni, con me...

http://www.youtube.com/watch?v=C8PyugGqY5g
RiApaz all'opra
Meco Ioni, pt. II

http://www.youtube.com/watch?v=YUZ1hjn_9Ds
Fratelli Marx - Scena del finto specchio in "Duck Soup"
Chissà se il papero della zuppa era Gonfyo®...

http://www.youtube.com/watch?v=NHVMxBkW0CQ
Joe Pass accoNpagna Ella Fitzgerald
C'è bisogno di commenti?

http://www.youtube.com/watch?v=jgNcajMmMYY
Joe Pass si accoNpagna da solo
E' uno ma seNbrano quindici...quindi ci sapeva fare...

http://www.youtube.com/watch?v=1FmPhJkdTwU
Thin Lizzy - "The boys are back in town"
Grande band, grande canção

http://www.youtube.com/watch?v=A2CQ3YE4P_g
Iron Maiden - "Aces High"
Con una chiamata alle armi così, in guerra ci andavo anch'io (forse)

http://www.youtube.com/watch?v=ceJIn2lJ0r8
Marlango - "Madness"
Che brava cantanta!

http://www.youtube.com/watch?v=GdtoUK3jOaY
Marlango - "Once upon a time"
Già, propIo brava!

domenica, gennaio 28, 2007

Volti nuovi


Al contrario degli altri, questo post è particolarmente invtile, ma tant'è.
Mi spiego.
L'immagine, presa dal sito www.squallor.com, rappresenta una scena madre di Arrapaho in cui il capo dei Cefalones Palla Pesante (i.e. Daniele Pace, sì proprio quello che ha scritto "La Pioggia" cantata da G. Cinquetti) cerca di attirare l'ammore syncero del figlio Capo di BoNba, a discapito della di lui mamma, illvstrandogli i possedimenti che erediterà a suo teNpo.
Il tipografo distratto ha dimenticato di inserire il fumetto con la risposta di Palla Pesante (i.e. "Vafanculo"), ma a parte ciò e la mia incondizionata styma per questi Genî, volevo esprimere brivido, terrore e raccapriccio (op.cit.) per l'attualità della risposta del biNbo.
Io non guardo la tv da anni, ma sono comunque stato a forza informato da altri medî (alzati) che Pippebbavde è ancora sulla crosta dell'onda e la sua ex-moglie continua a fare di tvtto tranne l'unica cosa che sapeva fare (masenzingoyo).
Il film è del 1984, e all'epEca Pppbvd era già professionalmente stagionato ma è ancora 'mmiezeppalle, Palla Pesante è stato invece richiamato nelle verdi praterie di Manitù l'anno dopo.
Peccato.

giovedì, gennaio 25, 2007

Geni, pt. V: Albert Pla



Giusto a destra delle pregevoli pvppæ® della dj, che per la cronaca in questo spettacolo non ha vestito alcuno, c'è uno degli uommini più brutti ma geniali della mvusica spagnola. Sebbene buona parte della sua produzione sia in catalano, ergo incoNprensibile ai più, quella in spagnolo merita decisamente.
Il disco che preferisco è "No solo de ruNba vive el hombre" dove, accoNpagnata da una band di gitani catalani, la vocina di Albert apparentemente innocua tocca vette di genio assolvto.
Ad eseNpio nella ruNba "Joaquín el necio", in cui un tonto e rozzo ciabattino è alle prese con la fuga della moglie con un nerodicolore. Canta "che troya che sei, Rosa vita mia, te ne sei andata con lui solo perchè ha un nerkione® enorme", ma in fondo è buono e decide di perdonarla. L'altro invece va punito, così esce armato e appena li becca in un bar con un curtiddazzo evira il povirazzo. Subito dopo però urla disperato "perchè te ne sei andata con lui se ce l'ho molto più grosso io?". La clientela del bar, stile coro greco, gli spiega che l'uomme di colore era seNplicemente, nel coNplesso, meglio di lui.
Altra perla è "Carta al rey Melchor", in cui un popolano si permette di scrivere al re chiedendo la mano della principessa, di cui si è innamorato perdutamente. Determinato a "mandar a la mierda los firmes principios de republicano" per amore, il villico precisa però che "sería mentirle si digo que tengo respeto por la monarquía, siempre me he cagado en las dinastias, y en las patrias putas, las banderas sucias, los reinos de mierda, y en la sangre azul". Un grande.
Menzione d'onore per "Enterrador de cementerios" (cioè becchino - eventualmente 'e mamm't), dove ciascun incontro nella complessa ricerca di una sposa è punteggiato dal ritornello "Chup, chup, chup, chúpamela solo a mí". Non c'è bisogno di spiegare che sono i Chupa Chups, no?
Pla appare anche in una particina nel film Airbag, molto carino, in cui interpreta un sacerdote (ai teNpi aveva i capelli quasi a spazzola ma lunghissimi dietro...). Esordisce con un "¡Ostia qué sorpresa!" appena incontra un vecchio conoscente e poi in un'altra scena, ambientata in un bordello, il Ns. prete canta con una Les Paul a tracolla la canzone "Yo soy rebelde", e prima di partire con l'assolo si fa la croce. Chissà se in Italia avrebbero fatto uscire un film così...
Una curiosità: i versi "siempre se me escapa un pedo, cuando me pongo contento" di Diarrea mental sono evidentemente legati da un filo sottile a "io abito tra Loreto e Turro, e quando sono contento sbvrro" di Alfieri (Elio e le storie tese).
Un'ennesima conferma che il genio non ha confini nè di nazione, nè di idioma, nè di funzione corporea.

lunedì, gennaio 22, 2007

DiscorZi seri



Come mi hanno fatto giustamente notare i Pagvri, maestri di vita (bassa) oltre che di costumi (da Zorro), l'effetto principe dei post ed in generale, dietro la stazione, dei discorZi troppo seri è l'allontamento d'Orsettope (a.k.a. Orsetto Pe), esseri mitologici che è inutile che stia qui a descrivervi in dettaglio.
Tanto non capireste.
Come fare quindi a difendersi da discorZi seri ed inopportuni, che vi fanno sciupare tutte le occasioni (op.cit.)? Invece di uccidere Alfredo prima o poi, che magari non c'entra, potete utilizzare l'approccio eseNplificato nel dypynto.
Certo, capisco che se siete femminucce (i.e. avevate le babbucce rosa) farete probabilmente una figura à la cámiòníste, ma l'effetto è senz'altro assicurato.
Per la cronaca il dypynto è dello stesso autore della vignetta del precedente post.
Cose d'APaz ©

sabato, gennaio 20, 2007

Pensieri pro-fondi


Questa vignetta mi è seNpre piaciuta 'nzacco.
Ormai è di circa 20 anni fa e sono morti sia l'autore che il soggetto, ma credo che sia senza teNpo.
Non ho nessuna intenzione di cacciare a caso i soliti luoghi comuni stile Corazzata Potemkin sulle ingerenze dell'Achiesa sulla vita civile, anche perchè m'iNporta synceramente nvlla della S. Tamadre C., è solo che oggi chissà perchè mi è venuta in mente la frase:

"Quando il soldin cade nella cassetta, l'anima sale al cielo benedetta"

riesumata dai ricordi dai teNpi della scuola, a proposito del mercato delle indvlgenze. Per associazione di idee mi è poi venuta in mente la vignetta e sono andato a recuperarla in rete.
Tornando alla frasetta, la trovo quantomento affascinante, in quanto getta le basi per le moderne e diffusissime teorie del marketing di Kotler.
In parole povere, le televendite dell'epoca medievale proponevano a uomini e donne di buona cultura, qvantvnqve dotati di visione del mondo decisamente evoluta, il seguente scaNbio equo: soldini per la salvezza æterna.
Sono certo che, nei rari (...) casi in cui la liquidità dei dannati non fosse sufficiente a saldare il debito, gli zelanti addetti al S. Recupero Crediti, invece di proporre un piano di ammortamento attualizzato al tasso di mercato, accettassero che i tapyni sopperissero con orifizî varî, almeno alcuni dei quali preferibilmente usati pochissimo se non ancora in garanzya.
Ma cosa sarà mai in confronto alla salvezza, quella con la Z majuscola!
Cosa è caNbiato da allora? Molto.
Oggi infatti, oltre a scegliere tra vari piani di restituzione del debito, sia a tasso fisso che variabile, si può beneficiare di un periodo di pre-ammortamento, della deduzione fiscale degli interessi passivi e altri tecnicismi che non sto a nominare. Ma, vi chiederete, e se la banca giudica insufficienti le mie garanzie reali, come posso fare per salvare comunque la mia anima dalla dannazione?
Make no mistake (op.cit.), leggendo qua e là si scopre con piacere che la formula di pagamento alternativa è seNpre gradita ai promotori finanziari di S. Tamadre.
Che alternative restano quindi, per evitare pagamenti in danaro e/o rifizio? A sentire Don Zauker, una sola:
Pentiti, stronzolo!

mercoledì, gennaio 17, 2007

Bella la mvsica, eh Cioni? (op.cit.)

Visto che starò via un pair de jours rieNpio (approposito, come odyo quelli che dicono "rieNpo") il vuoto, seppvr incolmabile, con un post particolarmente invtile, per quanto di scarso interesse, sulle mie chitarre.
Eccole qua le mie biNbe, in una foto Ben A. Fuoco®.
Inginocchiate da sinistra: acustica 12 corde Ibanez, coNprata nel 1992 a Milano; Gibson SG reissue '62, coNprata nel lontano 1990 a Firenze; Yamaha Acoustic Silent Guitar e basso Epiphone, entraNbe coNprate nel 2006 a Milano. Tra un caNbio e l'altro, smenandoci un fottio di soldi ma col sorrisone sulle labbra, negli anni sono passate tra le mie mani anche una Fender Gemini III acustica, primissima chitarra "vera" coNprata a Firenze nel 1988, la mia prima elettrica Epiphone SG (diciamo che il modello mi piaciucchia...), poi una Ibanez S540 elettrica, una Samick semiacustica (o una Semiac samickustica, non ricordo), una Alhambra 3P classica ed una Fender Stratocaster messicana, entraNbe coNprate a Milano.
Onestamente, a parte una cassa Marshall 4x12 e un preaNpli Mesa Boogie Triaxis, non mi ricordo in dettaglio la strumentazione che avevo nel periodo in cui mi esibivo davanti ad un indifferente ma esigvo pvbblico (non pagante ndr), ma considerando che se non me ne frega a me figuriamoci a voi non sto a spremermi le meningi.
Ci sono certamente modi migliori di spendere i soldi, indipendentemente dal salario (o dalla Salaria), ma ce ne sono anche di molto peggiori.
Suonare, insieme ad ascoltare mvsica e leggere, è comunque la cosa che mi piace di gran lunga di più.
Quando sono da solo.
In compagnia invece mi piace molto parlare di mvsica e di libri.
E di Mean Key At, ça va sans dire.

domenica, gennaio 14, 2007

Geni, pt. IV: Mojinos Escozíos


Oltre ai Les Luthiers, il secondo buon motivo per iNparare lo spagnolo è senz'altro per apprezzare i "Culi Irritati", coNpagine di coNposizione mista andalusa-catalana attiva da dieci anni sul suolo ispanico.
Dotati, com'è evidente dalla foto, di phisiqve du role da vendere (a tranci), los Mojinos a mio avviso sono una delle migliori Boy Bands in circolazione, e giustamente non fanno nulla per nasconderlo. In aggiunta, il fatto che uno dei chitarristi sia figlio del batterista, tra l'altro fratello del bassista, fa sì che possano piacere almeno a due generazioni di squinziette.
Li scopre...scoprai...scropt...insomma li ho ascoltati la prima volta diversi anni fa per pvra coNbinazione, e da allora li tengo seNpre a portata di mano insieme a pochi altri per i momenti di saudade y tristeza.
Qualche eseNpio?

"La canción de las ladillas enfuresidas" (la canzone dei piattoni infuriati)
Un ritmo che ricorda Obladì Obladà fa da base per raccontare il rapporto con i nuovi inquilini delle zone intime, insediatisi dopo un incontro costato 15.000 pesetas con una ragazza straniera

"El chow-chow"
Canzone animalista in cui si parla del bel cane di razza chow-chow di una certa Lucy, che ogni tanto gioca con il bassotto (in spagnolo perro salchicha ndr) del narrante. Dopo le descrizioni di rito, il ritornello ripete "lascia che ti accarezzi il chow-chow". Credo in tutta sincerità che sia del tutto casuale l'assonanza tra la razza canina ed un organo prettamente femminile (el chocho ndr)

"La boda" (il matrimonio)
In questo slow blues si svelano i veri motivi, tra i quali la ricchezza del suocero ed il fucile con cui questo s'è presentato in chiesa, per cui il protagonista ha sposato una donna "così brutta che la polizia dovrebbe multarla"

"La canción de Pepe el butanero"
Qui si narra del garzone che consegna le boNbole di butano, sottolineando che tutti i biNbi del quartiere hanno i suoi stessi occhi

Di altre canzoni ganze ce ne sono a tonnellate, ma in questo momento mi fa fatica elencarle, comunque sia i nostri affrontano con leggiadria generi musicali completamente diversi e anche negli intermezzi parlati sono assolvtamente geniali.
Anche in questo caso, ovviamente, c'è un particolare che mi conquistò: la canzone "Overtura di cremallero". La musica ricorda molto da vicino "The great gig in the sky", ma qui il cantante nei suoi vocalizzi strazianti esprime il rammarico per un'apertura forse un po' maldestra, ma dolorosa, della zip dei pantaloni...

venerdì, gennaio 12, 2007

Nóio volevòn savuàr



Rimango sempre affascinato dalla capacità tutta italiana di sopperire con la creatività alla limitata conoscenza delle lingue. Stavolta però non mi riferisco alla solita macchietta agghiacciante dell'italiano medio in vacanza, ma a contesti lavorativi "internazionali", dove in generale almeno l'inglese dovrebbe essere parlato abbastanza bene.
PuLtroppo però non è sempre così, e l'Italia che lavora (...) parla mediamente inglese mooolto peggio dei paesi del nord ma ahimè spesso anche est europa. Oltre a ragioni dovute a ceppi (di minchia) linguistici più o meno simili, nella maggior parte degli altri stati non c'è la 'piaga' del doppiaggio di film/telefilm etc. Questo vuol dire che a parte la correttezza grammaticale, in generale i cugini (di Vs. madre) svedesi/bulgari/olandesi conoscono molti più modi di dire rispetto a noi e li usano sembrando piu' ganzi. ServIno da eseNpi "we are not singing the same song" (i.e. "che cavolo stai dicendo Willis?" op.cit.), "I don't want to buy a cat in the bag" (i.e. "a me non mi fotti"), "go ass-fuck your mother" (i.e. "a presto!") etc.
Tutta sta inutile spatafiata iniziale giusto per segnalare alcune perle sentite negli ultimi giorni da connazionali alle grandi manovre, in un crescendo di stupefacenza:

I'm here with Mister Francesca (detta in teleconferenza)
Devo confessare che non ho (ancora?) condiviso attimi di intimità con Francesca, quindi concedo il beneficio del dubbio

If you say this allòr it means that...
Ogni lingva ha i suoi sacrosanti intercalari, da non perdere a nessun costo

It's very ìmportant
Espressione dell'intuizione di una mente superiore, capace di trascendere il fatto che la parola "iNportante" venga dal latino e in italiano e tutti i suoi dialetti, spagnolo, francese, tedesco, uzbeko, turkmeno, portoghese e swahili abbia l'accento sulla "a"

Infine, rullo di taNburi.....

If you congèl the hypothesis
GENIO
In realtà sarebbe stato più corretto dire "if you tien fiss" o meglio ancora "if you don't camb", ma "congèl" rende senz'altro meglio l'idea del freddo rigore logico-matematico.

We're not worthy (op.cit.)

martedì, gennaio 09, 2007

Intervallo



In sottofondo le langvide note della Toccata (di pvppæ) di Paradisi.

Visto che starò qualche giornetto in allegra (ma giojosa, beninteso) trasferta, ho pensato di lasciarvi con un valido argomento di discussione, acciocchè stavolta non mi abbandonaticciate (op.cit.) e possa quindi trovare al mio rientro un sacco di commenti giovanili sebbene arguti.
Ho pertanto scelto questa foto, che laRepubblica dice sia presa dal calendario di Maxim Brasile, perchè mi ha colpito il fatto che risulti letteralmente presa dal calendario di Maxim, poco iNporta se Brasile o Burkina ('e mammt) Faso.
Ai più attenti non sfuggirà infatti il buco sopra la testa della nobildonna, dal quale ho dedotto che devono aver coNstrinto con le sevizie un ostagiaire (da ostage: essere 'o staggio) a scansire paginate & paginate di phyæ in barba alla 626 e alle normative sugli infortuni nei bagni del posto di lavoro.
Ci tengo comunque a sottolineare che, lungi da essere la solita bellona di turno senza cervello, la signorina ritratta è laureanda in filologia sinottica dell'ermeneutica paratattica presocratica (ma, ahimè, senza ingoyo).
Appresto

lunedì, gennaio 08, 2007

Geni, pt. III: Tony Tammaro


Ho scoperto questo grandartista durante il servizio civile, grazie ad un milanese doc che mi chiedeva il significato di alcune espressioni (tipo "tuffi a cufaniello", "s'è araputo 'o spurtiello", "va ciapà i ratt"). Poi una amica romana e successivamente una pugliese mi hanno detto che nei loro licei giravano le cassette rigorosamente pirata di Tony Tammaro. Un altro collega milanese l'ha addirittura visto dal vivo in un caNpeggio in Campania anni fa.
Praticamente ero l'unico che non lo conosceva, ma ho rimediato subito.
Cominciamo col dire che questo Eroe è considerato l'artista più piratato d'Italia, al punto che nell'ultimo disco ("The dark side of the moonnezz") dedica una canzone al fantomatico "Amico che coNpri i miei dischi", ringraziandolo per quello che fa. Il disco, per inciso (ma come mi vengono così sottili?), comincia con la bellissima "Non chiamarmi Annarella", in cui il protagonista subisce la mania della sua donna per Gigi D'Alessio e nel pieno dello sconforto, costretto al continuo confronto con il noto ma profondo chansonnier confidenziale, le chiede perplesso "ma perchè tu mi chiami Annarella, se mi chiamo Carmine?".
Come seNpre avviene parlando di GENI, la sua produzione è costellata di perle di assolvta eccellenza del calibro di "Se potrei avere te", ode all'amata, di "'O trerrote", canzone in napoletano (con traduzione simultanea) che narra le avventure di un venditore di cocomeri con il suo Apecar e de "Il mozzarellista", storia di un romantico trasportatore di latticini. E poi ancora l'incalzante su e giù nella 127 blu de "Il parco dell'amore", la bellissima ode a "Patrizia" a.k.a. la reginetta di Baia Domizia, la sognante "A casa per le sette", la coinvolgente e saNbeggiante "'U strunzu", la spietata "Karaoke", la trascinante "Quelli con la panza", le interferenze telefoniche di "Casa Cascella"...
La mia preferita caNbia periodicamente, ma forse quella che lo è stato per più teNpo è "Volo di un cazettino", in cui il calzino caduto nel balcone di sotto è foriero di incontri inaspettati. C'ho pianto dal ridere non so quante volte.
Già, quanto m'ha fatto ridere st'uomme, anche con le pubblicità tamarre, tipo l'Agenzia di Pulizia "Fratelli Fogna" o l'Istituto Parificato "Giustino Tammaro" (licenza liceale in 2 anni, licenza media in 4 anni).
Però come tutte le persone profonde e sensibili, è capace anche di versi struggenti all'amata che non corrisponde:

Io sono meno di un biglietto del pulmanno
che è stato usato per lo meno per un anno
ma non lo sanno
i controllori dell'Atanno

Ciò che però catturò iNperituramente ma definitivamente il mio cvor avvenne durante una visita al sito www.tonytammaro.com. In un angolo notaj una una bandiera francese, come ad indicare la versione gallica del sito. Pensai subito "ma chi lo capisce in francia?", purtuttavya incuriosito cliccai sulla bandiera.
Comparve una scritta animata che diceva "Io 'o francese nunn 'o ssaccio".
Applausi

venerdì, gennaio 05, 2007

Storie (di) note


Per cominciare in bellezza il nuovo anno ho scelto un argomento che mi sta molto a cuore: la phy....cioè volevo dire la mvsica.
In particolare, tra le tante cose che mi piace fare legate alle 7 note trova posto anche la lettura di biografie di mvsici e bands. Di seguito elenco quelle che ho letto, con un breve commento se ne ho voglia, e resto in attesa di suggerimenti/consigli.
Quella di Frank Zappa intervistato da Peter Occhiogrosso è introvabile, quindi alla prima occasione rvbo di nascosto quella del mio amiche Daniele Pagvri...

"Iron Maiden - 30 years of the beast" Paul Stenning
I più grandi, sia per valore affettivo che oggettivo. Bel libro, mi ha fatto anche scoprire cosa hanno fatto dal 1988, anno in cui per me sono musicalmente morti.

"La sottile linea bianca" Lemmy Kilmister
Lemmy è il basso, la voce e la mente dei Motörhead. E' in giro da quarant'anni e quando voleva farsi l'autotrasfusione di sangue i medici gli hanno detto che chiunque si iniettasse un sangue come il suo morirebbe all'istante. Un tipo strano, ma se è sempre lì ci sarà un motivo.

"Justice for all - La verità sui Metallica" Joel McIver
Ben fatto e, non essendo ufficiale, giustamente spietato. Anche qui ho scoperto cosa ha fatto dal 1991 ad oggi una ex grandissima band.

"Thin Lizzy" Alan Byrne
Una delle mie band preferite, anche se sfigate come poche. In questo paNphlet si narra l'abc dell'autodistruzione e dello spreco delle potenzialità di successo planetario.

"Vite bruciacchiate" Elio e Le Storie Tese
Veramente bello, soprattutto il primo capitolo, scritto da Paola Cortellesi.

"Chi tocca muore" Bob Woodward
BE-LLI-SS-IMO! Per chi non lo sapesse è la biografia di John Belushi...

"La signora canta il blues" Billie Holiday
Quante altre cantanti sono riconoscibili dopo 1 nota? Aveva cominciato non proprio sua sponte a fare la miñotta, poi fortunatamente per lei & per noi qualcuno s'è accorto delle potenzialità canore della signorina. Per gli iñoranti basti la sua versione di "Sophisticated lady", scritta dall'omino la cui biografia segue. Smoking, drinking, never thinking of tomorrow...

"La musica è la mia donna" Duke Ellington
Un altro grandissimo mvsico ed un altro bel libro di racconti di concerti e tournée. Un po' bigottino devo dire, ma pochi compositori del '900 hanno volato così alto...

"The dirt" Motley Crüe
Non mi fanno mai fatto iNpazzire, anche se alcune canzuncielle non sono male, ma il libro mi incuriosiva. E' semplicemente la storia di cosa succede quando si diventa stramiliardari a 20 anni e non si è tanto a posto con la testa. Divertente.

"Verità tropicale" Caetano Veloso
L'idea è molto interessante: cioè la storia della nascita della nuova musica brasiliana e della nuova filosofia del Tropicalismo, con la riscoperta ed il superamento delle tradizioni popolari di questo immenso paese ricco di ritmi, di colori, di sapori, di troye & di travoni.
Il racconto è di Caetano Veloso, ideologo del movimento, ma oltre che di sè parla anche di Chico Buarque, Toquinho, Gilberto Gil e, in maniera marginale, di Mario & Pippo Santonastaso.
Peccato però che il ritmo della narrazione sia tutt'altro che saNba ed il libro risulti una palla mostruosa, che sono riuscito a leggere solo bloccato a letto con un piede rotto...

"Queen - La biografia ufficiale" Jacky Gunn- Jim Jenkins
God save the Queen. Bello.

"Una foschia rosso porpora" Shapiro - Glebbeek
Il titolo originale, Purple Haze, suona molto meglio, ma questo l'ho letto in italiano. Per chi ama Hendrix è da leggere. Per chi non ama Hendrix non c'è speranza.

"Storie e poesie di un mascalzone latino" Pino Daniele
Quando quest'uomo parla, per iscritto o in interviste, se avessi un cric a portata di mano ce lo farei ingojare (a lui). Ma quando apre la bocca per cantare (in dialetto!) è un altro discorso.

"Chronicles" Bob Dylan
Boh, l'ho comprato in aereoporto in cazzeggio, ma non è che mi abbia entusiasmato molto. Credo onestamente che Dylan sia un gradino sopra i più, ma amo le sue canzoni solo quando le canta qualcun altro...

"Vivaldi" Kolneder
Potevo non leggere la vita del Prete Rosso? Quello accusato di aver scritto 140 volte lo stesso concerto? Beh, a me quel concerto piace, in particolare quando l'ha chiamato Inverno.

"No! La breve oltraggiosa meteora Sid Vicious" William Mendel
Trascurabile.

Rieccoci!


Ewwiwa!!
Che gioja (per voi) essere di nuovo qui!
Tralascio tutti (e due) i commenti lasciati in mia assenza e scrivo di getto un post syNpaticissimo, nel conteNpo argvto, profondo, originale e con la morale in fondo (e la cioccolata sopra).
Vabbé, magari domani.