venerdì, novembre 30, 2007

Radici


No, stavolta Kunta Kinte non c'entra.
Questo è il mio primo disco degli Iron, coNprato a metà con un tizio che ha il mio stesso cognome, stessi genitori e qualcos'altro in comune che ora come ora mi sfugge.
Dopo poco teNpo ho smesso di ascoltarlo (il disco, mio fratello ho smesso di ascoltarlo ben prima del 1987): l'avevo mandato a memoria, e ce l'ho ancora staNpato in mente. Il chorus di Wasted years ed il solo di Stranger in a strange land, allora come adesso, mi danno i brividi. Così come tante altre vecchie canzoni della Vergine di Ferro, dalla strofa cavalcata di Run to the hills, agli stacchi di Hallowed be thy name, al riff di Two minutes to midnight, all'attacco di Flash of the blade, insomma dalle prime note di Prowler, prima canzone del primo disco (1980), fino alle ultime di Only the good die young, ultima canzone di quello che per me è il loro ultimo disco (1988).
Ciò detto, l'altro giorno ho letto che nel 2008 faranno un tour mondiale, chiamato Somewhere Back in Time World Tour, con una scaletta composta quasi esclusivamente di brani dei loro dischi degli anni '80 e la scenografia basata su quella del World Slavery Tour del 1985.
Finito l'articolo mi sono asciugato una lacrimuccia, ho preparato un paio di stecche di fazzolettini (sono un tipo senZibbile) ed ho comprato, smoccolando per il prezzo, il biglietto del Gods of Metal di giugno 2008 a Bologna, per gridare ancora una volta, forse l'ultima...

UP THE IRONS!!!

domenica, novembre 25, 2007

Due bravi ragazzi


Già, sono proprio bravi, oltre che ragazzi.
Sto parlando di Rosmarino y Gandolfa, no, Rododendro y Galoscia, neanche, Roberto y Ginevra, macché, Romario y Garrincha, insomma di questi due mostri. Oddio, a onor del vero sono pure bellini, e lei finché la senti solo parlare e non le vedi fare delle ritmiche inghiavulate® sembra una adolescente caruccia e timidina.
Poi la senti suonare.
Sono passati da milAno la settimana scorsa, e il prezzo del biglietto non poteva essere meglio speso (anche perché mi è stato gentilmente offerto).
Per chi non c'era, in quanto preso a baloccarsi con le chine (martini) e gli scarabocchi alla Strogoff, o semplicemente perso per i cazzi suoi (op.cit.), dico solo di andarli a vedere subito non appena ricapitano a tiro.
Se poi quando faranno degli stacchetti dei Metallica vecchio stile (Battery, Master of Puppets, For whom the bell tolls, One e Ride the lightning questa volta) non li cogliete...be', sono fatti vostri (op.cit.).

martedì, novembre 20, 2007

Un classico sempreverde



No, amici sinceri, il classico cui mi riferisco non è la phya®, che in generale non è sempreverde ma come molti di voi sapranno in autunno ingiallisce. Ma, mi hanno assicurato, non cade.
Il fatto è che non mi è ancora venuto in mente nulla di carino da scrivere, anzi meglio dire che non mi è venuto in mente ancora nulla e basta (o non mi è venuto), quindi mi limito a segnalare una barzelletta spettacolare sulle bionde belle ma stupide, che mi ha fatto scoNpisciare nonostante l'argomento sia trito e ritrito.
Visto che non è mia, e che ci tengo a sponsorizzare un sito di amici, mi limito a lasciarne il link.

Fatemi sapere se vi piacerebbe (a voi).

martedì, novembre 06, 2007

De giallitvte coeli


Sulla scia del concertone citato nel post precedente, con lo sguardo ancora annebbiato dalle copiose laGrime di commozione, mi sono ritrovato nostalgicamente (eia eia alalà, la maiala di tu mà) a rispolverare alcune cançoes delle cipolle di oliver. A proposito, pare che il nome sia stato iNposto dalla produzione, e che fosse quello di uno scrittore. Poco iNporta, quel che conta è che le loro canzoni siano arrivate financo ad essere proposte come merce di scaNbio nientemeno che per il Pipppero. Hai detto nulla.
Tornando a Bomba (CH), mi sono riascoltato commosso perle quali Sandokan, Orzowei e Sandokan alla riscossa (aka Mompracem vivrà...ricorda qualcosa agli adepti di Don Zauker?), cantandole a squarciagola con l'adrenalina che scorreva potente nelle mie vene, proprio come se stessi pulendo la moto (op.cit.).
Ma, intanto che cantavo e ascoltavo, ascoltavo e cantavo, cascavo e antoltavo, percepivo un messaggio nascosto, una poetica sottesa, che non riuscivo a mettere a fuoco.
Cosa sarà mai? - mi chiedevo.
Mi scervellavo, ci rimuginavo, ma vuoto, nulla, deserto (op.cit.). Poi ho guardato fuori dalla finestra e d'incanto mi è apparso il trait d'union, il fil rouge, il filo di arianna.
Le jeux sont fait - mi son detto - rien ne va plus. Cordon bleu.
Se non avete anche voi la possibilità di guardare fuori dalla finestra, provate quantomeno a confrontare i seguenti versi:

SANDOKAN ALLA RISCOSSA
Sole grande, sole giallo ci accompagnerà,
e vola un gabbiano che ci guida verso...

ORZOWEI
Ma non pensare che, tutto sia contro te
C'è l'amore, sole giallo sorriderà

SANDOKAN
Sandokan, Sandokan
giallo è il sole la forza ti dà

Capite la forza del messaggio? Non siete pervasi dalla eccitazione della scoperta?
Guardare il sole non sarà più la stessa cosa, perché con lui i miei eroi di baNbino mi accoNpagneranno, mi sorrideranno e mi daranno nuova forza.
W!

lunedì, novembre 05, 2007

Corri ragazzo vai e non fermarti mai...


Secondo voi, cosa si può sperare di più che passare 4 giorni di ponte con un sole spettacolare ed il cielo terso (medaglia di bronzo), scacazziando® (poi ve la spiego) in una città bellissima, con amicy e amyche cari ma synceri, coNprando fumetti e chiacchierando con artisti di rango(on), ammirando di sottecchi (ma neanche tanto) topone vestite da Godzilla Z, mangiando come orchi, visitando mostre di fvmettari affermati ma noti, cercando disperatamente di fare funzionare un richiamo per uccelli (quelli con le ali, gli altri non mi interessano), facendo ridere i passanti con i palloncini ad elio, prestando il telefono per una coinvolgente interpretazione live di orgasmo femminile, premiata dall'applauso del pubblico non pagante (W Valeria!)?
Sì, avete proprio indovinato: assistere al concerto degli unici e soli OLIVER ONIONS!
Già, proprio quelli di Sandokan, di tutte le canzoni di Bud Spencer con o senza Terence Hill (Piedone e Dune Buggy su tutte), di tonnellate di cartoni animati, di Furia, e di tante tante tante altre canzoni che hanno segnato la nostra infanzia e adolescenza. Se siamo così è anche un po' colpa loro (sì, andrebbero puniti).
Resta solo il rammarico per Orzowei, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta...