giovedì, aprile 03, 2008

When you're down, and troubled...


Facciamo una prova, ok?
Prendiamo un teatro grande a piacere, mettiamoci delle luci soffuse, una scenografia essenziale, un paio di chitarre sui treppiedi, un piano a coda con un omino che lo suona e uno sgabello con un microfono davanti.
Sullo sgabello mettiamoci James Taylor.
Teniamoli così per un paio d'ore, tra comiche presentazioni delle canzoni, battute, minchiate varie, tecnica chitarristica veramente notevole (anche su una Telecaster!) e una voce che se ce l'avessi io canterei proprio come a James Taylor®.
Funziona, fidatevi.
Era la terza volta che lo vedevo e devo dire che oltre ad essere un grandissimissimo è anche un vero minchione®, capace di non prendersi sul serio come troppi della sua fama non sanno fare. Già dovrebbe bastare First me, second me, ma giusto per ribadire il concetto dico che solo uno così può ri-cantare You've got a friend con una sequenza di immagini sullo sfondo diversa da quella giusta: una parata militare russa con gigantografie di Lenin e Stalin che saluta i soldati e i carrarmati. L'effetto era ovviamente iNperdibile. Tra l'altro, in cvlo® ai teNnicismi, per tutto lo show immagini e filmati li faceva partire lui stesso con un pedale collegato a un mac (sì, lo so, danielino...).
A proposito di amicizia, You've got a friend l'ha scritta Carole King e gliel'ha regalata, facendogliela registrare prima di registrarla lei stessa. Un po' come se John Lennon avesse regalato Woman a Zucchero (che comunque ha trovato il modo di registrarla lo stesso). Di questa canzone (You've got a friend, non Woman) James ha detto Quando l'ho sentita per la prima volta, suonata da lei nel camerino (non quello con le tazze di ceramica...) ho pensato che era la più bella canzone pop che avevo mai sentito. Non sapevo che l'avrei suonata per tutte le sere della mia vita.
Minghia, evvéro.
Poi, finito il concerto, è rimasto almeno 10 minuti a stringere mani, firmare biglietti e salutare il suo gent.mo pubblico. Dopo 40 anni di onorata carriera potrebbe tranquillamente mandare tuttincvlo®. Invece no.
Andatelo a vedere, dovunque sia, e per qualunque prezzo.
Ma, se devo essere sincero, la cosa che mi rimarrà più iNpressa è l'annuncio del teatro prima dell'inizio: in tre lingue una voce suadente ha raccomandato di spegnere il cellulare, non fare foto e, per favore, non tossire (?!?!).

5 Comments:

Blogger Daniele Caluri said...

"...collegato a un Mac".
Io te l'avevo detto. Ma quand'è che ti ci convertivasti?

4/06/2008 6:36 PM  
Blogger eth said...

Un bel post come questo ha avuto solo due risposte.

Daniele che parla di Mac (che dopo che ha rinnovato il sito gli piovono complimenti - che io non gli faro' perche' sarebbe scontato ma che lo penso parecchio come parecchio e' bravo lui) e Aluguel dei Conquistadores Commodores Computadores che non ho idea di che diamine abbia fumato per scrivere cotali cose senza capire un'H.

Meriteresti di piu', assieme a mister James, anche una tossitina ci starebbe pure bene, tanto il suo talento e' indubbio =)

4/10/2008 9:50 PM  
Blogger sanTrine said...

amiche, ti ricordavasti che un 1 dicembre ti chiamaj, ammilane nevicava e ti dicej "seNbra una canzone di jamestaylor", al che tu mi cantavasti i versi immortali di Sweet Baby James. E noi eravamo amici sinceri. W che aggiornavi il sito!
Caretherea, se scrivessi sulla base delle risposte che mi arrivano probabilmente avrei smesso da teNpo :-)))
Ma mi fa piacere se ogni tanto passa qualcuno.
Certo, se passasse ogni tanto anche S.M. il Re dell'Elba...
Quanto ad Aluguel Dos Santos De Souza Olivera Esposito in effetti qualcosina di più poteva darla.
Selavì

4/10/2008 11:48 PM  
Blogger Annotatore marginale said...

Non disturbate il Rex Elbae, da ora in poi è iNpegnato con noi nella nobile arte della guerra online!

4/12/2008 3:05 PM  
Blogger Daniele Caluri said...

"...al che tu mi cantavasti i versi immortali di Sweet Baby James..."
...che - per inciso - vuol dire "dolce Giacomino". Fai te.

4/14/2008 2:09 PM  

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