venerdì, marzo 30, 2007

Se dici orsi benedetti...



Giusto per dire qualcosa di originale, credo che la realtà superi decisamente la fantasia. Cito testualmente da la Repubblica:

Sono stati lanciati in Germania orsi di peluche in onore di papa Benedetto XVI. Niente di blasfemo, anzi, nell'iniziativa della Hermann, storica ditta specializzata negli orsacchiotti, che ha prodotto tre varianti in serie limitata. La prima è dedicata all'ottantesimo compleanno del pontefice, il prossimo 16 aprile, mentre le due altre sono un omaggio a Benedetto XVI. Gli orsetti papali saranno prodotti in ottocento esemplari per ogni versione, mentre ognuna costerà circa centottanta euro.

Nota bene: 800 eseNplari, moltiplicato per 3 modelli, moltiplicato per 180 euro a orso fa 432.000 euro. Cioè circa 840 milioni del vecchio coño (de tu madre). Chiamali fessi...

giovedì, marzo 29, 2007

Tanta Uguri!


Stamattina sono rientrato in ufficio dopo inenarrabili peripezie, mi sono guardato dentro e mi son detto: "Oggi non tenCo (luigi) proprio voglia di fare nu cazze". Ergo, avendo notato che ultimamente commemor(emigi)o troppo spesso eroi morti, ho pensato di celebrare un coNpleanno per chiudere in bellezza il mese.
Cerca tu, che cerco anch'io, dopo aver scoperto che oggi invecchiano tra gli altri Vangelis ed Elle McPherson (auguri a tutteddue...le sue spettacolari pvppæ®), mi sono soffermato su uno dei pochi veri Eroi® della mia infanzya, che oggi giunge alla rispettabile soglia dei 68 anni (Terence Hill, non la mia infanzya).
Doppia vù Trinità!
Certo, pensare che BaNbino (a.k.a. Piedone, a.k.a. Banana Joe, etc etc etc) ha dieci anni di più fa un po' effetto, anche se è stato peggio vederlo candidarsi alle Lezioni in uno dei tanti partiti di cialtroni. Meno male che non l'hanno eletto, per quanto non sarebbe male avere qualcuno che ogni tanto dice: "Non capisco. E sa cosa succede quando Piedone non capisce?". E giù ceffoni.
Ma torniamo al festeggiato.
Non oso immaginare quante donne abbia portato nella tinozza da bagno, piena di acqua fetida, tra una capriola e l'altra. Ma se pensiamo che ha recitato tra gli altri anche nel "Gattopardo" di Visconti, insieme ad Alain Delon (il nome più onomatopeico che abbia mai sentito) e Claudia Cardinale (va beh, se proprio te lo devo dire, fisicamente non sei fatta male, ma non esageriamo, non sei la Cardinale, op.cit.), possiamo dire che non è stato solo il bellone di turno, atletico ma tenebroso, coraggioso ma arguto, insomma un po' pirata, un po' signore. Lui sì, che sapeva conquistare le donne, facendole sentire iNportanti, toccando (in senso figurato) i loro punti più sensibili, iNparandogli (a loro) cose nuove senza far pesare la sua superiorità culturale.
A proposito, ci avevate mai pensato che l'acqua del fiume scorre seNpre nello stesso senso? (op.cit.)

mercoledì, marzo 21, 2007

Un altro quarto di secolo...


A poca distanza da quello di John Belushi mi tocca rimeNbrare il 25° anniversario dalla scoNparsa di un altro grandissimo, deceduto il 19 marzo 1982 in un incidente aereo.
Randy Rhoads ha suonato sui primi due dischi (Blizzard of Ozz e Diary of a Madman) di Ozzy Osbourne da solista, subito dopo che questo aveva lasciato i Black Sabbath. Ma il disco che meglio lo rappresenta è Tribute, live uscito postumo, dove veramente si capisce che era un paio di spanne sopra i più.
Negli anni della mia adolescenza mi sono consumato le mani, oltre che con Michela Miti & Co., anche sui suoi assoli, e se penso che andossene a meno di 26 anni mi chiedo dove sarebbe arrivato col teNpo. Hendrix morse a 28, e mi faccio la stessa domanda. Con Cobain invece sono sicuro che col teNpo avrebbe iNparato il giro di Do (forse).
Tornando a Randy, pochi hanno influenzato come lui un paio di generazioni di smanettoni, con quel misto di frasi neoclassiche, tipici riff hardrock e fischi & fills vari. Ascoltando Tribute a volte sembra iNpossibile che ci sia un solo chitarrista.
A parte Dee, pezzo strumentale stile Bachiano ('emamm't) di sola chitarra acustica (!), il suo solo che preferisco è il secondo di Mr. Crowley nella versione dal vivo. Il giro di accordi è sempre lo stesso, ed il rischio sarebbe quello di ripetersi, ma lui ci fa un discorso coNpiuto con una tecnica della madonna®.
Ma volendo c'è da iNparare da ogni cosa che ha lasciato su nastro, dai fills di I don't know (il cui riff è palesemente copiato da Solieri in "Sono ancora in coma" di Vasco Rossi), al solo di Goodbye to romance, alla ritmica di Crazy train.
A proposito di quest'ultima canção, se avete mai visto qualche punta(na)ta degli Osbournes sappiate che la sigla iniziale è una goffa versione jazzata à la Sinatra proprio di questo classico di Ozzy. Nel video della versione originale c'è una animazione con il Flying V a pois di Randy, lo stesso della foto, che vola sui binari di una ferrovia.
Adesso quel binario è triste e solitario (op.cit.) ma Randy è da qualche altra parte a suonare. Dove?
Don't ask me, I don't know (op.cit.).

mercoledì, marzo 14, 2007

Raschiando il barile...


Dal momento che la primavera incipiente mi iNpigrisce, pesco fior da fiore (fiore di pesco) e ripubblico uno dei mie post preferiti.
Se non vi va bene me ne dolgo.
Se non ve ne duole mi va bene.
Tertivm non datvr.

Mentre sta ricontrollando la contabilità del suo studio, un avvocato si accorge che, nonostante numerosi solleciti, una parcella di importo consistente non è stata ancora pagata. Chiama quindi la segretaria e la invita a scrivere una lettera dai toni fermi & duri al debitore, per richiedere di saldare i conti.
Dopo qualche minuto, la segretaria gli sottopone la bozza.
"Ma è impazzita??!?!", grida l'avvocato, "qui rischiamo la denuncia penale!!!! Va bene essere duri, ma qui ha esagerato! Per cortesia la riscriva cercando di smorzare un po' i toni."
Dopo un quarto d'ora gli viene sottoposta la seconda bozza.
"Va sicuramente meglio di prima, signorina, ma è ancora decisamente sopra le righe! Così una querela non ce la toglie nessuno...Mi faccia una cortesia, la smussi ancora un po' ma mi raccomando, che il messaggio sia chiaro".
Passa qualche altro minuto e arriva la terza bozza.
"Oh, finalmente! Così sì che va bene! Mi congratulo con lei!", commenta l'avvocato, poi firma la lettera e chiede alla segretaria di spedirla subito.
Ma quando lei è già sulla porta l'avvocato ha un subitaneo ripensamento e le dice:
"Abbia pazienza signorina, giusto una piccola correzione: bucchin' 'e mamm't va con una sola b".

Indubbiamente c'è modo e modo per offendere, insultare, minacciare. Sarebbe carino se ognuno di voi mi scrivesse la sua formula preferita, così giusto a scopo squisitamente coNpilativo.
Un caloroso grazie in anticipo a tutti voi, strünzemmærd.

domenica, marzo 11, 2007

Ma no, sei un eroe! (op.cit.)


Non chiedetemi come, tanto non rispondo, ma sono finito sul blog di Lino Banfi.
Non ho mai visto le puttanete che si è messo a fare negli ultimi anni, ma mi ha fatto piacere vedere che non ha rinnegato, anzi, tutte le stronzete che l'hanno reso uno degli uomini più invidiati degli anni '70-'80.
Perché invidiato? Mi spiego.
Giggirizzi ed altri noti playboy (gonfy & non), come tutti i playboy (gonfy & non) di tutti i teNpi, si sono spupazzati le donne più belle dell'epoca nell'intimità delle loro ville, yacht, spiagge private, cabrio biposto etc. Il grande Pasquale Zagaria, invece, basso grasso e peleto, si è spupazzato signorine del calibro di Nadia Cassini, la seNpiterna Edwige, Gloria Guida, Michela Miti, Carmen Russo, Don Lurio sotto gli occhi di tutti, ed in più il tutto è testimoniato da km e km di pellicola a futura memoria. Quanti di voi (ho detto quanti, non quante) avrebbero voluto essere al suo posto? E quanti di voi sono convinti che certe scene le abbia sbagliate apposta decinaja di volte solo per ripeterle? Io lo odio molto per questo, lo ammetto. Terrone maledètto.
Diciamo che ha anticipato di un po' di anni il concetto della rivincita dei nerds, ed ha mandato agli sfigati un messaggio di speranza: anche per voi c'è una Edwige che vi aspetta (ma voi la pagate, io no. Anzi mi pagano).
Ciò detto, ho scoperto che a natale uscirà "L'allenatore nel pallone 2", sulla scia de "Il ritorno del monnezza", "Eccezzziunale veramente: capitolo secondo (me)" e "Rocky Balboa".
Mi immagino che sarà una puttaneta atroce, e cercheranno certamente di spremere dall'idea ogni possibile centesimo di euro, ma se ghe pensu ad Aristoteles, alla bizona, alla Longobarda ed al calciomercato mi scende una lagrimuccia.

domenica, marzo 04, 2007

Come passa il teNpo...


Sono passati 25 anni da quando, il 5 Marzo 1982, questo figlio di immigrati albanesi (che non è un'offesa) ha raggiunto Gandhi, il Gen. Custer, il Conte di Cavour e Rasputin nei verdi caNpi di Manitù, mancando di poco la vittoria dell'Italia di Bearzot al Mundial de España, che l'avrebbe senz'altro entusiasmato. Ce lo vedo ad urlare con Martellini "CheNpioni deal mongio! CheNpioni deal mongio! CheNpioni deal mongio!". Peccato.
I più mistici e profondamente spirituali di voi non crederanno sia un caso che sia morto a 33 anni. Già, proprio come Alessandro Magno, Bon Scott e Moana Pozzi.
Non credo ci sia bisogno di due righe di biografia essenziale, per quanto per uno così di righe ce ne vorrebbero molte (che fine giUoco di parole...), e poi tutte le informazioni le trovate comodamente a casa Vs. in "Chi tocca muore" di Bob Woodward. Nel libro ci sono anche i racconti delle amicizie con altri artisti del sottobosco dell'epoca, tipo Robin Williams, che faceva NanoNano, sniffava come il Worwerk Folletto e neanche si immaginava che un giorno sarebbe stato il prof. Keating; Carly Simon, la moglie di James Taylor, che pure si confidava con Joliet Jake per gli stravizi del marito; Don Lurio, che si lamentava di non distinguere le gemelle Kessler. E via discorrendo.
Non ho voglia di entrare troppo nel dettaglio dell'opra di quest'omme, dico solo che è colpa sua se passo metà del mio teNpo libero a schioccare le dita. Me ne sono reso conto però solo mentre guardavo per la 100ma volta Blues Brothers, arrivati alla scena in cui vanno a bussare alla sig.ra Tarantella ("Tarantino", "Ah, mi scusi", op.cit.).
Quello che mi affascina di lui è che doveva essere veramente un cretino, ma di quelli veri. Ho trovato in rete un film con i migliori sketch del Saturday Night Live ed ho avuto la conferma definitiva. Bastino l'imitazione di Joe Cocker e la scena in cui fa il venditore di panini vestito da samurai con la spadona.
Vabbè, mi sono stufato di scrivere, quindi adesso...
Foooooood fiiiiight!!! (op.cit.)