mercoledì, luglio 25, 2007

SiNple men



La riconoscete la band di Sweet Home Alabama, where the skies are so blue?
"Ah sì, ma non vedo Slash"
No, quelli cantavano Where the grass is green, and the girls are pretty.
"Ah".
Insomma, oggi si parla dei Lynyrd Skynyrd, mostri sacri del rock sudista (o sudicio).
Questa foto è precedente al 1977 (qualcuno di voi non era neanche nelle palle del su babbo...), anno in cui uno stianto aereo uccise il cantante, un chitarrista e sua sorella corista (e su mà majala), ferendo in vario modo gli altri. Ma ad oggi, dopo più di 30 anni, i biNbetti sono ancora in giro, con le loro miccette seNpre accese (op.cit.).
E' stata probabilmente la prima band di successo ad usare 3 chitarre, tutte sia ritmiche soliste (ho risparmiato un che): nella foto, in piedi da sinistra dopo Oriali e Bettega: Allen Collins (RIP, 1990), Steve Gaines (RIP, 1977) e Gary Rossington. Ambetre musicisti spettacolari.
Sul palco poi erano un esercito, includendo oltre a basso, batteria e voce anche pianista e 3 coriste. Che spettacolo!
Altre canzoni? Mai sentita Free bird, una delle canzoni in assoluto più suonate dalle radio USA nonostante, o forse proprio per, i suoi oltre 11 minuti? Sono passati più di 30 anni, quindi una delle migliaja di biNbe che si dimenano nel video (quanta gente c'era?!?!?!), e che probabilmente l'hanno dimenato ai mvisici dopo, potrebbe essere Vs. madre (crp). Se siete chitarristi invece non guardatelo e non ascoltate la versione in studio, soprattutto i 6/7 minuti strumentali finali, a meno che non abbiate bisogno di un bagno di umiltà.
Altro? Date un occhio a SiNple man, in una versione relativamente recente. Alla voce c'è Johnny Van Zant, fratello di Ronnie, il cantante morto nell'incidente del '77. A parte i vecchi filmati, che un po' commuovono, e la canzone da redneck dal cuore d'oro, trovo fantastico il commento lasciato da un cretino che dice che la strofa ricorda Fade to black dei Metallica....scritta circa 10 anni dopo. I Metallica tra l'altro, prima di rincoglionirsi coNpletamente, hanno fatto una cover di Tuesday's gone.
E poi ancora Gimme three steps, che ricorda di non roNpére le scatòle alla donna di uno grosso e armato, What's your name, che parla di un incontro fatto in tour (...), Call me the breeze, Workin' for MCA, Truck drivin' man, Saturday night special, I know a little, Double trouble, I ain't the one, Big horned man, etc etc etc. Non per nulla il cofanetto delle greatest hits è di 3 cd...
L'unica volta che sono venuti da queste parti non mi sono lasciato sfuggire l'occasione: era il 1998. L'impatto visivo sottolineato dal pubblico pagante (op.cit.) era iNpressionante, con centinaja di cappelli da cowboy e decine di enormi bandiere sudiste che sventolavEno. Poi il concerto, brividi, commozione, divertimento.
Proprio come 30 anni prima.

lunedì, luglio 16, 2007

Tutta colpa del paradise (op.cit.)


Cos'hanno in comune questi tre ometti (otogli, deciditi)? Non lo sapevaste?
Vabbé, lasciando da parte che è deprimente avere a che fare con gente così ignorante, mi tocca, al solito, dare qualche spiegazione.
Andiamo con ordine: il primo è ovviamente uno dei più grandissimissimi della musica pop (detta anche tet, o ziz), e nonostante la sua menomazione ha seNpre fatto onore al suo cognome. Tra l'altro, essendo vegetariano, si dice che ad un suo fan che gli aveva regalato una grattugia per aggiungere parmigiano sull'insalata abbia risposto "E' il peggior libro che abbia mai letto" (forse). Credo che le sue canzoni parlino da sè, ma forse vale la pena di aggiungere che è anche uno dei migliori suonatori di armonica cromatica che ci sono in giro (cfr. solo di Isn't she lovely).
Il secondo è un cretino qualunque di chiare origini arabe (all'anagrafe Coolio Hammammt), che ha avuto un successo mostruoso qualche anno fa. Non so altro di lui, nè mi interessa colmare questa lacuna (coil?).
Il terzo lo conoscevaste tutti perché è diventato ricco creandosi una professione estremamente redditizia da un passateNpo estremamente comune. No, amici, non parlo delle seghe, ma del caNbiare i testi alle canzoni famose cercando di renderle buffe.
Fatte le presentazioni, qual è quindi il fil rouge che lega (scus. il term.) questi tre individui?
Presto detto: una canzone. Che originariamente si chiama "Pastime paradise", scritta ed incisa nel 1976 da Stevie, poi diventa "Gangsta paradise" nella cover di Coolio del 1995, a sua volta oggetto della parodia di Yankovic dal titolo "Amish paradise" del 1996.
Il terzo s'è preso denunce e minacce per aver preso in giro la comunità Amish, setta americana argutamente definita di "Protestanti Conservatori" (sic), che vive rifiutando la tecnologia, incluse l'elettricità e le auto (benvenuti nel XXI° secolo!). Non stupisce che Weird Al cantasse "it's blood and sacrifice living in an Amish paradise" (op.cit.). Il secondo s'è fatto la fama di cattivo, che sopravvive al dvro mondo dei pusher/rapinatori/figliezoccola. E il primo, quello da cui tutto è partito? Credo abbia intascato le meritate royalties per la base musicale e si sia dedicato proficuamente ad altro.
Cosa voglio dire con questo?
Che con il genio® di una persona, perché Stevie Wonder è indiscutibilmente un genio® della musica, ci hanno mangiato abbondantemente in tre.
Ma, mi chiedo, tra 50 anni chi si ricorderà degli altri due?

martedì, luglio 10, 2007

Let there be rock!


Ho appena finito il libro "AC/DC - Maximum Rock & Roll", uscito qualche mese fa e prontamente ordinato via web, e devo dire che la stima per questi ometti angloscozzaustraliani è, se possibile, cresciuta un altro po'.
Per chi non li conoscesse, oltre ad augurare un'indigestione di tappini della Bic, cominciamo col dire che hanno venduto ben più di 100 milioni di dischi e sono tra le 5 band che hanno venduto in assoluto di più negli USA.
I detrattori dicono che fanno musica "seNplice": prendete un metronomo e provateci. Oppure, meglio, stappate una birra, alzate il volume e lasciate fare ai maestri.
A parte il nanerottolo della foto (guarda Pupo dal basso...), credo che ben pochi conoscano gli altri meNbri del syNpatico coNplessino, ma dal momento che mimportaunasega della ignoranza altrvi non mi sento in dovere di presentarli. Comunque sia, l'unico altro istrione che abbiano mai avuto, Bon Scott, è morto nel 1980 a 33 anni (coincidenze...) per un'indigestione di Nesquik (forse). Però nonostante questo il botto vero e proprio l'hanno fatto con il disco successivo alla sua morte, Back in Black, con un nuovo cantante che seNbrava avesse appena finito di mischiare il cemento col badile, e qualche anno dopo hanno ingaggiato un batterista che faceva sul serio il muratore prima di suonare con loro (!!!).
Dal libro viene fuori che come era lecito aspettarsi gli hanno gironzolato intorno migliaia di donne, hanno consumato ettolitri di alcool, qualcuno di loro (non Angus!!!) si è bruciato con chili di droghe, ma nonostante questo non si sono mai atteggiati da finte stars maledette per mascherare i loro debiti formativi (Kurt chi?) e non hanno mai rieNpito paginate di giornali con i loro fatti privati. Non basta, vero? Comunque non è poco.
E allora aggiungiamo che praticamente ogni essere umano, papa coNpreso, non può fare a meno almeno di battere il piede a teNpo con You shook me all night long, Sink the pink o Phone this cock. Praticamente tutti ci hanno fatto festoni, ginnastica, casino, sesso (anche da soli) e grazie a loro si sono convinti un po' di più che Rock'n roll ain't noise pollution (op.cit.).
Io l'ho visti dal vivo come headliners al Monsters of Rock 1991, quando già ormai erano "vecchiotti", ma hanno fatto comunque oltre 3 ore di concerto. Ero stanco io a non fare nulla, figuriamoci il piccoletto a correre e saltare in giro per tutto il teNpo.
Li ho amati, li amo e oggi mi andava di dirlo.
In fondo, perché mai oltre 17 anni fa avrei coNprato una chitarra uguale a quella della foto, e prima di quella, una sua copia più economica?
Fatti miei.