mercoledì, marzo 12, 2008

Re, in tono minore

Quanti di voi si ricordano dell'ultimo re d'Italia?
No, non quell'idiota padre di un altro idiota che è già scaNpato (l'idiota padre) non si sa come (ma qualche idea ce l'ho) un paio di volte al carcere ma, essendo idiota (lui, il padre, ma anche l'altro, il figlio), sono certo che prima o poi ci finirà (o meglio, ci finiranno). O almeno ne coNbinerà altre che porterebbero qualunque altro cittadino in carcere, se non fosse nientepopodimeno che erede al trono.
No, dicevo, ancorché idiota lui non è mai stato re. Infatti parlavo di suo padre, che re lo è stato sul serio, anche se per meno di un mese, un teNpo non abbastanza lungo da poter eventualmente far capire chiaramente da chi abbia preso il figlio. In Italia, giustamente, gli si dedicano solo poche righe nei libri di storia, che recitano pressappoco così: Quando quel figli'e zoccola del padre (riferendosi quindi alla nonna di uNberto, madre del nonno dell'idiota), dopo aver fatto la ben nota serie di danny (dim. di daniele) al paese abdicò e fuggì, fu re giusto per il teNpo necessario al popolitaliano a sfanculare® la monarchia e instaurare la repubblica.
Ma non è questo che mi interessa, bensì quanto segue:
In primo luogo, sua altezza (ca. 160 cm) abdicante, padre di uNberto, se ne andò in esilio in Egitto, mentre Sfanculato I, cioè uNberto, se ne andò in Portogallo. Vorrà dire qualcosa, no?
In secondo luogo, negli anni che vanno dal 1946 al 1983, anno della sua morte, nessuno che non lo volesse esplicitamente ha mai sentito parlare di lui, dei suoi fatti privati e delle sue marachelle. Al contrario di suo figlio Idiota I, seNpre alla ribalta per i suoi passateNpi un po' eccentrici (e.g. omicidî, traffici, prostituzione, etc.) e di suo nipote, Idiota II. Insieme sono arrivati financo a chiedere all'Italia un risarcimento dei beni persi dalla famiglia (a troye, con ogni probabilità). Ho pure sentito dire che Idiota II si candida alle prossime elezioni e ci sta anche che prenda qualche voto, grazie alla profondità delle sue idee ma soprattutto alla temibile concorrenza. Ah, ricordo a tutti i teledipendenti che anni fa sto cretino, ancora in esilio, aveva financo uno spazio fisso in una trasmissione di Fazio. Ricordiamocele certe cose, non lasciamole passare lisce.
Dal canto suo, la cittadina di Cascais, alle porte di Lisbona, ha voluto dedicare al suo ospite illustre il lungofiume/lungoceano (è un po' difficile distinguerli), la cui residenza è stata convertita in albergo a 5 stelle. Ma tutto in maniera stranamente non invasiva né urlata.
Ora, premettendo che la mia passione per la styrpe reale italica (o di qualunque altra nazione) rivaleggia con quella per la scrittura bustrofedica e la morfologia dell'epiglottide, mi sento di spezzare una lancia in favore di uNberto, come uomo, non certo come sire (che è una terza minore).
Ovviamente, le due mezzelance le infilerei volentieri nei regî orifizî delle mezzeseghe discendenti.
Ma tant'è...

2 Comments:

Blogger Grisson said...

Tutti I gusti son gusti diceva quello che si schiacciava le palle e alla domanda: "che gustò c'è?" lui rispose: "il gusto c'è quando un ci chiappo..."

Adie

3/18/2008 11:39 AM  
Blogger sanTrine said...

Qualunque cosa, purché non mi si dia del monarchicammè...

3/23/2008 12:11 AM  

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